Il commissario Oscar De Santis è oramai prossimo a coronare il suo sogno d’amore con la compagna Patrizia, ma una nuova indagine pare voler rallentare il corso degli eventi. Tre ragazze di origini egiziane sono scomparse nel nulla da settimane, e di loro sembra non esserci più traccia, fino a che non riappaiono mummificate in una chiesa sconsacrata a Roma. Per risolvere l’ennesimo mistero Oscar dovrà chiedere aiuto ancora una volta dell’amica e patologa Penelope D’Alessio, con la complicità della scrittrice Sofie Floren che pare saperne molto di più di quelle morti. Il ciclo di sangue che si rifà alla tradizione egizia da più di sessant’anni si collega al vecchio commissario Maurizio De Santis e alle sue indagini lasciate in sospeso. Solo una persona conosce l’identità dell’assassino ed è l’unico che può fermarlo. Si tratta dell’egittologo Anastasio Petruio, intimo amico della scrittrice che condurrà Oscar e Penelope in Egitto alla ricerca del guardino della piramide di Re Sethi I quando l’arrivo di Tia, la nipote di Penelope, complica ulteriormente l’indagine. Il suo tatuaggio a forma di scarabeo, il bracciale regalatole dal vero padre egiziano e il suo stesso nome la collega alla tradizione egizia e al suo bizzarro destino. Ma chi è veramente Tia? La principessa egiziana figlia del faraone Sethi I che il killer sta cercando da anni perché accompagni il Re lungo il viaggio verso il Dio Sole, oppure è l’ennesimo segreto che Sofie Floren e il vecchio commissario Maurizio De Santis hanno magistralmente nascosto? E cosa lega la scrittrice all’egittologo? Forse un altro segreto…