Questo volersi ostinare a ritornare in certi luoghi, cercarli non solo con la memoria ma riviverli per risentire il profumo e le sensazioni con le dovute sensibilità del suo animo, fino quasi a perdere la misura del tempo. Eppure Lucia dovrebbe ricordarsi: ogni volta che ritorna ritrova sofferenze (ho quest’anima di vetro/ che chiunque può scheggiare). I suoi atteggiamenti sono delicati, canta con forza e passione, mi ricorda le donne di una volta al sud, sensibili e affettuose ma feroci e sanguigne se costrette a difendere il loro mondo e la famiglia. Riconosce gli attori, non accetta che abbiano abbandonato il palcoscenico una volta anche suo, ne sa a memoria ogni angolo, ha il dono della nostalgia. Cerca di ricoltivare rapporti, come piantine piccole e delicate vorrebbe vederle crescere rigogliose, prova a ricucire scampoli di tempo. Cerca sogni realizzati, ha il coraggio di farlo: soffre se gira la prua alla sua nave per guardarsi indietro (…guarda/ pezzi ricomposti/ da mani di nostalgia).