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Un libro sorprendente di uno scrittore raffinato e colto.In questi racconti di Alberto Volpi tornano fuori, in pelle umana, i vecchi amici animali dell’infanzia, con il loro carattere, l’andatura, le rivendicazioni e gli appetiti. E con una voce tutta loro, perché non si può pensare alle tacchine in bianco e ombrellino di Savinio, a un lupo o al serpente, senza che da quei corpi venga una strana retorica, ricercata e metaforica. L'AUTORE: Alberto Volpi, laureato a Milano in Letteratura italiana con Franco Brioschi, ha conseguito un dottorato in teoria e analisi del testo presso l’Università di…mehr

Produktbeschreibung
Un libro sorprendente di uno scrittore raffinato e colto.In questi racconti di Alberto Volpi tornano fuori, in pelle umana, i vecchi amici animali dell’infanzia, con il loro carattere, l’andatura, le rivendicazioni e gli appetiti. E con una voce tutta loro, perché non si può pensare alle tacchine in bianco e ombrellino di Savinio, a un lupo o al serpente, senza che da quei corpi venga una strana retorica, ricercata e metaforica. L'AUTORE: Alberto Volpi, laureato a Milano in Letteratura italiana con Franco Brioschi, ha conseguito un dottorato in teoria e analisi del testo presso l’Università di Bergamo lavorando sul tema del tradimento. Ha pubblicato in volumi collettivi e riviste saggi su Landolfi, d’Arzo e la letteratura resistenziale (come collaboratore dell’ISREC di Bergamo). Poi "L’ordine violato. Il tradimento nell’opera di A. Manzoni", (Stilo di Bari, 2008); "Il nero seme. La scrittura come nullificazione", (Bergamo University press, 2009); "Il raid" (Doppiozero, 2012). Tre racconti sono usciti su Nuova prosa (2012), uno ed alcune poesie online su Zibaldoni e altre meraviglie.