“L’anno prossimo a Gerusalemme” fa sdoppiare il tempo e la geografia. Ci sono due epoche, due Roma e due Gerusalemme: una di oggi al tempo degli autobus fatti esplodere dai suicidi, e quella nel tempo della Seconda Distruzione.Si narra l’amore tra Tito imperatore figlio di Vespasiano e Berenice, regina ebrea, cacciata da Gerusalemme dai suoi cittadini che avevano deciso di resistere a oltranza all’assedio romano. L’altra metà della storia è invece odierna e ripete lo stesso pendolo geografico tra le due capitali antiche, ribadite tali fino ai giorni nostri. Una donna ebrea romana va con la figlia in Israele per un matrimonio di famiglia. Lì ha a che fare con la tensione micidiale di una terra santa ardente di contrapposti zeli religiosi. Le due Gerusalemme viaggiano parallele senza incontrarsi, sono rima una dell’altra per destino.Le guerre di religione hanno questo in comune, che non possono essere vinte, perché non si può conquistare il territorio divino che sta nella fede interiore della persona umana. Questo romanzo di Antonella Tavassi La Greca ci mette le mani.(Erri De Luca)