Il libro è la descrizione di un anziano che rivolgendosi col pensiero al suo passato, disorientato e travagliato tra il bene e il male, cerca di riscoprire uno stile di vita migliore, una quiescenza che vada oltre il suo quieto vivere, ma alla scoperta di valori dimenticati o sconosciuti nel dialogo con l’Eterno. L’anziano si augura che la sua temporale esistenza non sia un qualcosa di irrilevante, ma un incontro umano e sociale da coltivare per il bene spirituale e materiale di chi riceve e di chi dona. Nella sua fragilità si lascia ispirare da molte regole per non fermarsi alla lettura del libro ma risalire all’unica regola di ogni credente: il Vangelo.