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Il museo – alla pari delle stazioni, dei teatri, delle biblioteche, degli ospedali, delle prigioni o dei manicomi – rappresenta una delle tipologie architettoniche maggiormente emblematiche della città ottocentesca, nel presentarsi come oggetto architettonico compatto, sobrio e solitamente autonomo nella sua collocazione urbana: in prossimità di un fiume o su di un’isola fluviale; ai margini di un parco o in un invaso spaziale ritagliato nella trama ortogonale di lotti residenziali; ubicato scenograficamente al centro di una piazza o tangenzialmente ad un tracciato stradale; a confronto con un…mehr

Produktbeschreibung
Il museo – alla pari delle stazioni, dei teatri, delle biblioteche, degli ospedali, delle prigioni o dei manicomi – rappresenta una delle tipologie architettoniche maggiormente emblematiche della città ottocentesca, nel presentarsi come oggetto architettonico compatto, sobrio e solitamente autonomo nella sua collocazione urbana: in prossimità di un fiume o su di un’isola fluviale; ai margini di un parco o in un invaso spaziale ritagliato nella trama ortogonale di lotti residenziali; ubicato scenograficamente al centro di una piazza o tangenzialmente ad un tracciato stradale; a confronto con un edificio gemello o intercluso in un esteso isolato urbano.Maria Pompeiana Iarossi e Michele Caja propongono, nelle pagine di questo volume, non solo l’analisi grafica e descrittiva di questi splendidi monumenti civici ottocenteschi, caratterizzati dalla loro solitudine posizionale, ma anche altre complesse strutture museali costituenti recinti architettonici semiaperti capaci di accogliere porzioni di paesaggi urbani naturali o artificiali: ad esempio la galleria degli Uffizi a Firenze, il Museo del Louvre a Parigi rappresentano, entrambi, una diversa concezione di edificazione museale che esplicita architettonicamente l’origine dell’arte del conservare e dell’esporre la memoria dei valori culturali del passato all’interno della città rinascimentale.