Roberto, dopo la morte di sua madre Angela, si scontra con un’inquietante verità emersa dai contenuti di una lettera lasciatagli dalla stessa madre: l’esistenza di un fantomatico zio di nome Antonio, fratello maggiore di Angela, rinchiuso da lungo tempo dentro un manicomio criminale.
Attraverso il racconto di Antonio scorre in filigrana la storia della Sicilia del primo Novecento, con le conseguenze del devastante terremoto di Messina del 1908, la vita difficile e misera del popolo e l’opulenza delle classi più abbienti, l’educazione dei ragazzi nei collegi destinati ai ricchi, lo squadrismo e la presa di potere del fascismo, la vita senza dignità all’interno dell’Ucciardone prima, e poi di un manicomio criminale.
La ferma decisione di conoscere il passato dell’anziano zio scatenerà una sequenza impressionante di straordinarie vicissitudini che si ripercuoteranno nelle vite di Roberto, della sua famiglia e dello stesso Antonio, con esiti imprevedibili e inimmaginabili.
Attraverso il racconto di Antonio scorre in filigrana la storia della Sicilia del primo Novecento, con le conseguenze del devastante terremoto di Messina del 1908, la vita difficile e misera del popolo e l’opulenza delle classi più abbienti, l’educazione dei ragazzi nei collegi destinati ai ricchi, lo squadrismo e la presa di potere del fascismo, la vita senza dignità all’interno dell’Ucciardone prima, e poi di un manicomio criminale.
La ferma decisione di conoscere il passato dell’anziano zio scatenerà una sequenza impressionante di straordinarie vicissitudini che si ripercuoteranno nelle vite di Roberto, della sua famiglia e dello stesso Antonio, con esiti imprevedibili e inimmaginabili.