Poeta futurista, capace di travalicare i limiti e gli schemi precostituiti, Gian Luca Cossari, in arte Nòel, nella sua opera poetica si richiama anche alla tradizione classica, tanto da poter essere definito “l’Ovidio del XXI secolo”. Prova ne sia il poema in tre canti intitolato "Noel vs Ovidio", Vincitore nel 2017 allo Spoleto Art Festival Letteratura. Ispirata alla ricchissima tradizione erotica greca e latina, alla poesia epigrammatica e all´elegìa romana, seppur in chiave parodistica e leggera, l´Ars amatoria, si qualifica come manuale per la disciplina dell'amore.Si tratta di una vera e propria ars amatoria, calata nella contemporaneità. Il primo canto descrive gli strumenti con cui l’uomo può conquistare l’amore della donna, il secondo quelli attraverso i quali riesce a mantenere l’amore femminile, mentre il terzo canto è un vero e proprio inno alla donna, elemento centrale dell’arte poetica di Cossari. In comune con Ovidio, Nòel ha il sentimento della centralità della coscienza letteraria del poeta, che si manifesta in entrambi nell’insistenza sulla poesia come strumento di immortalità e di creazione autonoma. La figura femminile, però, mentre in Ovidio è spesso tratteggiata nella sua condizione infelice, lasciata sola dallo sposo-amante, come nelle Heroides, in Cossari è un essere superiore, cui il poeta fornisce una sorta di vademecum, di contemporaneo Galateo di comportamento. Ad ogni uomo la donna, secondo l’autore, darà un incarico preciso; al poeta non può chiedere nient’altro che “versi di emozione”, ben conscio che nessuno saprà amarla quanto lui.