L'eccessiva tensione nervosa si è tanto diffusa in gran parte del mondo civile, che dovunque si sente il bisogno di studiarla e di combatterla. Jacobsen ha sempre sperato che i metodi della fisiologia possano validamente concorrere alla comprensione dei fenomeni mentali e nervosi nei soggetti sani e malati. Ma l'indirizzo fisiologico, che appariva promettente per le sue stesse asperità, ci porta a considerare l'uomo in modo alquanto differente da quello inculcato negli studenti delle odierne scuole mediche. J. vorrebbe che il presente libro aiutasse chi professa la sua arte a considerare l'intero individuo, coi suoi crucci e le sue aspirazioni, con le sue speranze e i suoi timori, coi suoi ricordi e le sue inclinazioni, fattori tutti che insieme concorrono a determinare lo stato di salute e di resistenza al male, e talvolta la natura stessa delle eventuali infermità.
Il rilassamento è nato come un metodo fisiologico che a ogni suo passo ha cercato la conferma scientifica, e gli stessi medici avvertono che esso risponde a un reale bisogno. Ancor oggi troppo si prescrive a persone affaticate, esaurite, sconvolte dal punto di vista nervoso o psichico, un cambiamento di lavoro, o il riposo in letto, o in viaggio di piacere, o una buona cura ricostituente, mentre più di rado ci si preoccupa nello stato di tensione che è all'origine dei disturbi, e si cerca il modo di rimediarvi.
Da quanto sappiamo sul sistema nervoso e sulla mente, da quel che ci apprendono i metodi elettrici di ricerca, risulta un principio fondamentale: il rilassamento è il diretto contrapposto o, si potrebbe dire, l'antipodo fisiologico dell'eccitamento nervoso, ma sebbene il metodo del rilassamento si prefigga di calmare il sistema nervoso, ogni sua istruzione concerne il rilassamento muscolare. Quando i muscoli sono distesi, si distendono anche i nervi che vi giungono e che ne partono, e lo stesso indubbiamente avviene nei centri d'arrivo e di partenza dei nervi stessi, situati nel midollo spinale e nel cervello. Né muscoli, né nervi sono reciprocamente indipendenti, e gli uni e gli altri funzionano esclusivamente come componenti del sistema neuro-muscolare. Pertanto, il rilassamento muscolare consente d'influire sull'intero sistema nervoso.
Un avviso è necessario: il rilassamento, come ogni arte fisica, non s'apprende con la sola lettura, ed esige istruzioni adeguate.
Il rilassamento è nato come un metodo fisiologico che a ogni suo passo ha cercato la conferma scientifica, e gli stessi medici avvertono che esso risponde a un reale bisogno. Ancor oggi troppo si prescrive a persone affaticate, esaurite, sconvolte dal punto di vista nervoso o psichico, un cambiamento di lavoro, o il riposo in letto, o in viaggio di piacere, o una buona cura ricostituente, mentre più di rado ci si preoccupa nello stato di tensione che è all'origine dei disturbi, e si cerca il modo di rimediarvi.
Da quanto sappiamo sul sistema nervoso e sulla mente, da quel che ci apprendono i metodi elettrici di ricerca, risulta un principio fondamentale: il rilassamento è il diretto contrapposto o, si potrebbe dire, l'antipodo fisiologico dell'eccitamento nervoso, ma sebbene il metodo del rilassamento si prefigga di calmare il sistema nervoso, ogni sua istruzione concerne il rilassamento muscolare. Quando i muscoli sono distesi, si distendono anche i nervi che vi giungono e che ne partono, e lo stesso indubbiamente avviene nei centri d'arrivo e di partenza dei nervi stessi, situati nel midollo spinale e nel cervello. Né muscoli, né nervi sono reciprocamente indipendenti, e gli uni e gli altri funzionano esclusivamente come componenti del sistema neuro-muscolare. Pertanto, il rilassamento muscolare consente d'influire sull'intero sistema nervoso.
Un avviso è necessario: il rilassamento, come ogni arte fisica, non s'apprende con la sola lettura, ed esige istruzioni adeguate.