Esiste un “luogo dell’arte”, uno spazio cioè che riesce a ispirare in maniera profonda un artista? Il vissuto di ogni individuo è pieno di oggetti che spesso non possiedono valore intrinseco, ma che possono assumere un notevole valore emotivo, rappresentando una vera e propria mappa visiva come riflesso dell’evoluzione personale. Partendo da questi interrogativi, Ana Maria Silvia Brechler esplora due temi spesso sottovalutati ma di grande importanza: da un lato, collezionismo e accumulazione, con i disturbi che ne derivano; dall’altro, il fenomeno recente dell’Hikikomori, temine che si usa per indicare quei giovani che decidono di allontanarsi per lunghi periodi dalla vita sociale senza avere alcun contatto con il mondo esterno.