Il vice ispettore Gerardo Barbato, con tre lauree in tasca, per un errore della commissione esaminatrice, si ritrova a vincere un concorso a Napoli, destinato al nipote del commissario Carmine Laudiero.
Quando l’incolpevole vice ispettore si presenta al commissariato di Piazza Dante per prendere servizio, il tirannico commissario lo spedisce ad occuparsi dell’archivio criminale custodito nei fatiscenti locali dell’ex Albergo dei Poveri, che il popolino chiama O’ Serraglio.
Nelle settimane seguenti il commissario deve obbligatoriamente partecipare a un corso di aggiornamento e molti dei suoi uomini sono in licenza, per cui si trova costretto ad assegnare al nuovo arrivato un caso di omicidio: in Via Speranzella è stata ritrovata una ragazza violentata e strangolata.
Non sarà un caso singolo e le indagini del vice ispettore porteranno a riaprire vecchi casi le cui modalità appaiono simili.
Intanto qualcuno attende paziente. Qualcuno la cui vita è stata spezzata da mani crudeli che gli hanno strappato Teresa. E per scovare gli assassini non esiterà a restarsene per anni in agguato a Poggioreale, in carcere, accanto a delinquenti di ogni sorta. Perché l’altra faccia dell’amore è l’odio e nessuno può sfuggire alle proprie colpe.
In questo romanzo, il primo dopo la serie All’ombra di Sherlock Holmes, dedicata al più famoso investigatore al mondo, l’autore ci porta tra i vicoli della Napoli di oggi con una storia viva e palpitante, che non ci fa certo rimpiangere le fredde brume londinesi.
Dell’autore, Giacomo Mezzabarba, forse uno pseudonimo, si sa poco o nulla e lo stesso è piuttosto reticente in proposito, sostenendo che neppure lui sa bene chi sia. Chi parla così, dicendosi me? è solito dire, riprendendo un monologo di Samuel Beckett. Sembra che un tempo abbia lavorato in una università, ma non è dato sapere se come usciere, lavapiatti o docente.
Alcuni affermano che egli millanti di essere, o lo è forse davvero, un discendente di Arthur Conan Doyle da parte materna, senza però addurre nessuna prova. Vero è che ha pubblicato una ventina di racconti dal titolo All’ombra di Sherlock Holmes e che il suo nome pertanto non è sconosciuto ai cultori della saga degli apocrifi che trattano del grande detective.