Nelle storie di L’ascensore e altri racconti si riflette la ricerca della verità condotta dall’autore, attraverso vicende emblematiche caratterizzate dall’esplorazione del limite e dal gusto per il paradossale.
Il lettore si trova immerso in storie dal sapore quotidiano che – rivissute in una prospettiva nuova e insolita – inducono alla riflessione sugli aspetti più controversi della modernità.
Per questo i racconti spaziano da storie di vita aziendale ad altre di ambito familiare, passando per una giornata carica d’angoscia in seguito a un’informazione incompleta e per le sfide di velocità dei “gladiatori della strada”: pronti a tutto pur di assaporare una sensazione estrema – ma quanto reale? – di libertà.
Il risultato è uno spaccato della varia umanità che vive i suoi problemi e le sue contraddizioni, in giro per il mondo. A Milano come a Monaco di Baviera, a Trieste come a Chicago, a Stoccarda come in Sicilia, dalla vetta dell’Etna, l’umanità sembra vivere le stesse angosce e gli stessi interrogativi ai quali non pare però possibile dare una risposta univoca.
Il lettore si trova immerso in storie dal sapore quotidiano che – rivissute in una prospettiva nuova e insolita – inducono alla riflessione sugli aspetti più controversi della modernità.
Per questo i racconti spaziano da storie di vita aziendale ad altre di ambito familiare, passando per una giornata carica d’angoscia in seguito a un’informazione incompleta e per le sfide di velocità dei “gladiatori della strada”: pronti a tutto pur di assaporare una sensazione estrema – ma quanto reale? – di libertà.
Il risultato è uno spaccato della varia umanità che vive i suoi problemi e le sue contraddizioni, in giro per il mondo. A Milano come a Monaco di Baviera, a Trieste come a Chicago, a Stoccarda come in Sicilia, dalla vetta dell’Etna, l’umanità sembra vivere le stesse angosce e gli stessi interrogativi ai quali non pare però possibile dare una risposta univoca.