Agnese Crosara è un maître pâtissier. Dopo la formazione a Milano, a Parigi e a Los Angeles, apre la sua pasticceria, Morte deliziosa, a 500 metri da Castel Sant’Angelo, subito dietro al Vaticano, un atelier molto lussuoso, con arredi esotici, barocchi: sete, velluti, trine, merletti. I dolci che confeziona sono richiestissimi, il suo marchio conosciuto. Per lei il piacere del cibo è assimilabile al piacere erotico e al gusto estetico. Ma per fare i conti con le spese sempre più elevate, riprende parallelamente il suo vecchio lavoro di mistress a pagamento (tramite cui aveva pagato la sua formazione), su idea di Jerome, suo cliente, benestante libero professionista, che la finanzia entrando in società con lei. Tra i due nasce uno strano rapporto, una commistione tra affari, sesso e complicità. Lo sanno entrambi ma, non essendo in grado di gestire un simile cambio di passo, preferiscono rintanarsi nella comoda tana della trasgressione estrema pur di non riconoscere l’esistenza di un valido legame, di un sentimento reale, di una passione che va oltre i normali giochi di dominazione e sottomissione e che travalica i ruoli.In un mondo sempre più competitivo e difficile, una storia attuale che vuole sdoganare, col parallelismo tra le passioni carnali e quelle gastronomiche, ogni tipo di tabù o di pregiudizio. Perché, come dice Nietzsche, sono le convinzioni le peggiori nemiche della verità.«Un romanzo di fuochi d’artificio e velluto, di fruste e cioccolato, visionario, sensuale, iperbolico, stupefacente. Foderaro tiene inchiodati alle pagine senza scampo o possibile fuga, lega a ogni singola parola utilizzando un linguaggio ipercontemporaneo, carico di richiami a tutta la grande letteratura obliqua e irregolare italiana e straniera. Un Grande Libro, con maiuscole non a caso». (Francesca Mazzucato)