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Laura è una giovane donna che conduce una vita normale: è sposata, ha un lavoro, degli amici. Desidera un figlio ma non sa che la gravidanza sconvolgerà la sua vita in modo imprevedibile. Le sue amiche vivono la maternità in modo complesso: Giuliana è sterile ma non vuole ricorrere a tecniche di fecondazione, Rossella abortisce alla terza gravidanza perché frustrata nel suo ruolo di casalinga, Maria è una mamma felice ma una lavoratrice insoddisfatta.
I loro compagni sono uomini reali, descritti nel loro quotidiano, a volte mariti affettuosi, a volte distratti dal calcio e dalle scappatelle.
I personaggi hanno un'appartenenza piccolo-borghese: la loro vita è semplice, scandita dal ritmo sempre uguale del lavoro e delle incombenze domestiche, ma nasconde sogni ed aspirazioni, e riflessioni sui problemi della società, dalla riforma delle pensioni al ruolo delle donne.
In questo senso, la maternità assume, alla fine del romanzo, un ruolo non più privato ma pubblico: "Il futuro è nelle nostre pance".
I loro compagni sono uomini reali, descritti nel loro quotidiano, a volte mariti affettuosi, a volte distratti dal calcio e dalle scappatelle.
I personaggi hanno un'appartenenza piccolo-borghese: la loro vita è semplice, scandita dal ritmo sempre uguale del lavoro e delle incombenze domestiche, ma nasconde sogni ed aspirazioni, e riflessioni sui problemi della società, dalla riforma delle pensioni al ruolo delle donne.
In questo senso, la maternità assume, alla fine del romanzo, un ruolo non più privato ma pubblico: "Il futuro è nelle nostre pance".