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Chi conosce il mito di Fetonte, l'auriga dal breve destino, avrà letto i noti versi delle Metamorfosi di Ovidio, ma cosa sa dei frammenti superstiti del Fetonte di Euripide? Quando nel 1821 Goethe li lesse per la prima volta, pensò di avere fra le mani una delle più straordinarie tragedie del poeta. Il volume di Silvia Onori presenta un nuovo commento critico-esegetico del Fetonte di Euripide: a partire dal testo edito da Richard Kannicht, ogni frammento è corredato da un prospetto completo dei riferimenti bibliografici, da un'analisi del contesto di citazione, da una traduzione italiana e da…mehr

Produktbeschreibung
Chi conosce il mito di Fetonte, l'auriga dal breve destino, avrà letto i noti versi delle Metamorfosi di Ovidio, ma cosa sa dei frammenti superstiti del Fetonte di Euripide? Quando nel 1821 Goethe li lesse per la prima volta, pensò di avere fra le mani una delle più straordinarie tragedie del poeta. Il volume di Silvia Onori presenta un nuovo commento critico-esegetico del Fetonte di Euripide: a partire dal testo edito da Richard Kannicht, ogni frammento è corredato da un prospetto completo dei riferimenti bibliografici, da un'analisi del contesto di citazione, da una traduzione italiana e da un commento esegetico. Un capitolo introduttivo presenta i testimoni dei frammenti, una ricostruzione verosimile del dramma, un'ipotesi di datazione e indaga la fortuna del mito sin dalle sue origini tragiche. Completa il volume un'appendice sulla ricezione moderna e contemporanea della leggenda.
Autorenporträt
Silvia Onori graduated from Sapienza-University of Rome in 2017 and obtained her PhD in Greek Literature in 2021 at the University of Cassino under the supervision of Prof. Michele Napolitano with a thesis on Euripides' Phaethon. Her studies focus on tragic theatre, in particular on Euripides' works. She currently teaches Greek and Latin language and culture at the high school.