Questo saggio analizza i film del regista Michelangelo Antonioni (Ferrara 1912 - Roma 2007) in rapporto ai legami con le arti figurative. Antonioni nella sua carriera ha scelto sempre di guardare al presente, illustrando il male principale della nostra società industrializzata e contemporanea: la mancanza di comunicazione tra i due “sessi” e, in generale, tra le persone, un tema che resta il cuore di tutta la sua cinematografia e che è stato “illustrato” molto spesso con il filtro delle arti figurative più vicine alla sensibilità del regista. Ritroveremo spesso in questa trattazione su Antonioni l’arte informale (per rappresentare il disagio esistenziale) e la metafisica (per il senso di solitudine) e altri movimenti e tendenze artistiche (comprese le stesse opere pittoriche del regista)