Tutta l'opera di Mark Twain, ispirata alle vicende e ai luoghi in cui visse e che visitò, è da considerarsi autobiografica.”1884. Mark Twain, al massimo della sua notorietà, fu con tutta probabilità la maggiore celebrità americana del suo tempo.
La prima volta che ho letto Le avventure di Huckleberry Finn è stato in due giorni e due notti. Mark Twain, per me, è ancora il genio più simpatico del mondo e l’ho conosciuto nel suo libro più bello, di cui allora mi sfuggivano molte cose, ma anche questo non importava. Il massimo di ribellione che potessi concepire, quando ho letto per la prima volta Huckleberry Finn.
Huckleberry Finn, nella mia testa, invece era un libro notturno, scuro e denso come il buio sul Mississippi, che avvolge le sue avventure; un libro da leggere di corsa, in un fervore febbrile, con il fiato sospeso perché le avventure che raccontava sapevano essere oscure e spietate, e farti ridere in un modo diverso da quelle di Tom Sawyer: farti ridere di vero spaesamento e non di solo spasso.
La prima volta che ho letto Le avventure di Huckleberry Finn è stato in due giorni e due notti. Mark Twain, per me, è ancora il genio più simpatico del mondo e l’ho conosciuto nel suo libro più bello, di cui allora mi sfuggivano molte cose, ma anche questo non importava. Il massimo di ribellione che potessi concepire, quando ho letto per la prima volta Huckleberry Finn.
Huckleberry Finn, nella mia testa, invece era un libro notturno, scuro e denso come il buio sul Mississippi, che avvolge le sue avventure; un libro da leggere di corsa, in un fervore febbrile, con il fiato sospeso perché le avventure che raccontava sapevano essere oscure e spietate, e farti ridere in un modo diverso da quelle di Tom Sawyer: farti ridere di vero spaesamento e non di solo spasso.