Rebora va letto, ecco il punto nodale: la mostra e il convegno, con un reading di poeti che appunto leggono Rebora, promossi dall’Università Cattolica, per interessamento di Giuseppe Langella, desiderano proporre questa rilettura dell’anniversario nel segno di un suo verso del Curriculum vitae, «A verità condusse poesia». Rileggere significa anche sforzarsi di riconsiderare le fondamentali categorie di espressionismo e mistica per la poesia senza età di Clemente Rebora che un altro poeta, Carlo Betocchi, ha colto con limpida intuizione come poesia che si fa «spirituale con quella particolare rozzezza e timidità che è propria degli spirituali, uomini dall’inconfondibile accento, dal passo impreciso che non si dimentica». Tratto dalla Presentazione di ROBERTO CICALA e VALERIO ROSSI