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Nicola, giovanissimo, lascia il paese natio alla ricerca del suo tesoro. Viaggia per mari, oceani e continenti. Visita paesi da fiaba in un crescendo di emozioni e di conquiste. È un maturo dirigente d'azienda quando si ritrova attaccato subdolamente da colleghi che mirano alla sua posizione di prestigio. Si sente tradito anche dalla sua azienda, alla quale ha dato tutto e che da lui pretende sempre di più. Neanche in famiglia i conti tornano. Nicola ha fatto del benessere materiale la sua missione di vita: "assicurarle agiatezza, senza nulla dover desiderare". Si è dedicato anima e corpo al lavoro, privilegiando gli incarichi più remunerativi, non importa quanto lunghe le assenze da casa. Il rapporto con la sua famiglia si incrina. Il suo mondo crolla. Riaffiora il passato con le sue contraddizioni e le sue debolezze. Sente di aver sbagliato tutto, si chiede se la sua vita abbia ancora un senso. È perso quando invece il destino gli offre una nuova opportunità che lo porta alla scoperta del suo vero tesoro. È il mondo nel quale ha vissuto quello che narra Vincenzo Ruffino, miscelando l'incanto dei miraggi e del surreale dei paesi visitati e il contrasto di sentimenti che accomuna chi ha abbandonato paese natio e affetti in cerca di fortuna. Vincitore del Primo Premio nella sezione Narrativa, del Concorso letterario Internazionale "Navarro della Miraglia" della città di Sambuca.