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Al centro del continente africano c’è il Ruanda, un piccolo Paese il cui territorio è caratterizzato da numerose colline.Sin dalla fine del diciannovesimo secolo, il suo destino è stato intrecciato col confinante Burundi, assieme al quale costituiva un protettorato, dapprima della Germania e poi del Belgio.Bruxelles decise di affidare l’amministrazione pubblica indigena ai tutsi, un’etnia di pastori-guerrieri nomadi, considerata da ogni punto di vista superiore a quella degli agricoltori hutu.I privilegi concessi alla casta dei burocrati costituirono il germe di una rivalità che si sarebbe…mehr

Produktbeschreibung
Al centro del continente africano c’è il Ruanda, un piccolo Paese il cui territorio è caratterizzato da numerose colline.Sin dalla fine del diciannovesimo secolo, il suo destino è stato intrecciato col confinante Burundi, assieme al quale costituiva un protettorato, dapprima della Germania e poi del Belgio.Bruxelles decise di affidare l’amministrazione pubblica indigena ai tutsi, un’etnia di pastori-guerrieri nomadi, considerata da ogni punto di vista superiore a quella degli agricoltori hutu.I privilegi concessi alla casta dei burocrati costituirono il germe di una rivalità che si sarebbe trasformata in odio intertribale: nel 1957 venne addirittura sottoscritto un “manifesto” sulla presunta superiorità della razza hutu.Dopo la misteriosa morte del sovrano, scoppiarono i primi disordini, durante i quali i Belgi fecero clamorosamente mancare il sostegno alla classe dirigente - forse perché da qualche tempo parlava di “indipendenza” e di “socialismo” - e addirittura fomentò una rivoluzione sociale per rovesciare il potere.Tutti i funzionari pubblici vennero quindi eliminati fisicamente, dando origine ad una drammatica “diaspora tutsi” che coinvolse vari Paesi vicini.