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Nella produzione di Grazia Deledda i temi del senso di colpa, del tradimento e del pentimento sono centrali. L'autrice premio Nobel per la letteratura nel 1926 è stata un'attenta e acuta osservatrice della società a cavallo tra il Novecento e l'Ottocento ed è una delle fonti più autorevoli da consultare per capire come si viveva in Sardegna e in Italia in un'epoca turbolenta e ricca di cambiamenti come quella in cui visse. Tra queste pagine incontrerete la storia di un patriarca e della sua fedele serva per più di quaranta anni, dei suoi due figli Andrea e Mikali e della consapevolezza che…mehr

Produktbeschreibung
Nella produzione di Grazia Deledda i temi del senso di colpa, del tradimento e del pentimento sono centrali. L'autrice premio Nobel per la letteratura nel 1926 è stata un'attenta e acuta osservatrice della società a cavallo tra il Novecento e l'Ottocento ed è una delle fonti più autorevoli da consultare per capire come si viveva in Sardegna e in Italia in un'epoca turbolenta e ricca di cambiamenti come quella in cui visse. Tra queste pagine incontrerete la storia di un patriarca e della sua fedele serva per più di quaranta anni, dei suoi due figli Andrea e Mikali e della consapevolezza che prende spazio nel cuore della fidanzata di uno dei due, Vittoria, nel rendersi conto che l'uomo di cui è innamorata non è Andrea ma il fratello. Intrecci ai quali fa da sottofondo la tipica descrizione dei luoghi, delle usanze e dei dialetti di una terra affascinante e inconfondibile in un romanzo che non mancherà di appassionarvi fino all'ultima pagina. All'interno - come in tutti i volumi Fermento - gli "Indicatori" per consentire al lettore un agevole viaggio dentro il libro.
Autorenporträt
Deledda was born in Nuoro, Sardinia, into a middle-class family, to Giovanni Antonio Deledda and Francesca Cambosu, as the fourth of seven siblings. She attended elementary school (the minimum required at the time) and was then educated by a private tutor (a guest of one of her relatives) and moved on to study literature on her own. It was during this time that she started displaying an interest in writing short novels, mostly inspired by the life of Sardinian peasants and their struggles. Her teacher encouraged her to submit her writing to a newspaper and, at age 13, her first story was published in a local journal. Some of Deledda's early works were published in the fashion magazine L'ultima moda between 1888 and 1889. In 1890 Trevisani published Nell'azzurro (Into the Blue), her first collection of short stories. Deledda's main focus was the representation of poverty and the struggles associated with it through a combination of imaginary and autobiographical elements. Her family wasn't particularly supportive of her desire to write.