A differenza di quanto accade in altri ambiti (in particolare nel diritto privato e amministrativo), il tema delle dimissioni non risulta particolarmente approfondito in quello del diritto costituzionale. A partire dalle scarne ricorrenze contenute nella Costituzione (per il Presidente della Repubblica: art. 86, per il Governo: art. 94 e per gli organi regionali: art. 126, vecchia e nuova formulazione) e nelle fonti di rango subordinato (in relazione a membri del Parlamento, giudici costituzionali, componenti del Cnel, titolari e componenti degli organi degli enti locali), il volume si interroga sulla possibilità di rinvenirne un'accezione univoca, quale ne sia il fondamento, anche teorico, e quale disciplina risulti auspicabile. L'indagine porta a individuare nei motivi e nella loro esternazione il possibile tratto caratterizzante dell'istituto nel diritto costituzionale, verificando infine la tenuta di tali conclusioni alla luce di alcune questioni problematiche di particolare attualità, quali il grave fenomeno delle dimissioni per intimidazione negli enti locali e quelle da parlamentare in caso di dissenso politico.