Le Donne del Paradiso di Giovanni Saladino, che ha per tema il primo universo femminile musulmano, illustra un aspetto significativo della biografia di Maometto. Il saggio delinea la fisionomia privata e familiare dell’ultimo (in senso cronologico) dei profeti, la cui vita pubblica si estese per ventitré anni ed ebbe migliaia di testimoni tra quegli Arabi dell’Hijāz, cui lasciò in eredità un impero oltre che la religione di Allāh. Le mogli del Profeta, e in generale la Gente della Casa (Ahl al-Bayt), rappresentano per la storia musulmana ciò che gli Apostoli rappresentano per la storia cristiana: degli importanti testimoni per comprendere il nucleo centrale delle rispettive rivelazioni, nonché dei modelli da imitare. Il libro, rivolto in primis ad un pubblico italiano, presenta un ambiente storico straordinario e imprescindibile per conoscere da vicino il fondatore della seconda religione più seguita al mondo ed il suo più immediato entourage. Per ricostruire nel dettaglio le vicende private del Rasūl-il-llāh, l’Autore ha selezionato la messe di notizie contenute nel Corano, nella Sunna e nelle Sīrat an-Nabi, sicché il quadro che ne risulta è assolutamente attendibile. L’opera, che si legge tutta d’un fiato, dipinge a tutto tondo le dodici protagoniste, colte nella loro “normalità quotidiana”, mentre nelle note non mancano i riferimenti alla cultura, alla teologia e alla storia musulmane. (Dalla Prefazione di Pietrangelo Buttafuoco al libro)