Narrativa - romanzo (429 pagine) - Il capitano di mare Jopee Dork è felice di scoprire una nuova isola, ma la notizia di una ricca eredità che lo priva della qualifica lo sconvolge. E la sua angoscia raddoppia quando intuisce la maledizione legata a quei beni. Quando sua sorella e il suo migliore amico spariscono, l'ex-capitano sfida le leggi marittime per salvarli, scoprendo segreti inabissatisi solo temporaneamente nelle correnti del tempo.
Una pioggia insistente risveglia Jopee Dork, capitano della nave che ha scoperto un'isola comparsa all'improvviso sulle rotte dell'Arcipelago delle Spezie.
La sua voglia di scendere a visitarla è mortificata dal risveglio nella Casa dalla Porta Grigia, lascito inatteso del mercante-marinaio detto il Ramato: insieme all'abitazione, l'uomo gli ha lasciato una somma di denaro tale da fare di lui un uomo talmente agiato da indurre la Compagnia di Navigazione di Bruma a cancellarlo dal ruolino. I sogni notturni, agitati da ricordi legati all'isola misteriosa, forse già visitata in un passato remoto, e l'apparizione del pugnale perso quando era mozzo, unitamente a quella di lucertole troppo scaltre, lo portano a bussare alla porta della casa di fronte, gemella di quella che ha appena ereditato, la Casa dalla Porta Verde. La abita la figlia dell'ex-capitano di lungo corso detto il Biondo, deceduto in mare. La donna si dimostra disposta a rispondere alle sue domande, ma lo mette in guardia: è meglio che si rassegni a stare lontano dal mare.
Alexandra Fischer è nata il 12 novembre 1971 a Stoccarda, ma si è trasferita in Italia a partire dai tre anni di età; suo padre è tedesco, sua madre italiana, ed ambedue conoscono bene lingue straniere come inglese e francese. Lei stessa lavora per una ditta di Alba come traduttrice oltre che addetta alla gestione di ordini. Nel novembre 2018 si è classificata al primo posto come Migliore Lettrice nel Torneo IoScrittore della Gems (pseudonimo: Underduinken). Nel luglio 2018 ha pubblicato il romanzo urban fantasy L'alamaro color cenere con la casa editrice Nulla Die. Nel luglio 2014 ha tradotto dall'inglese alcuni capitoli della biografia di Joe Strummer di Chris Salewicz per il regista di cortometraggi Simone Lajolo. E nell'aprile 2011 ha tradotto per lui dal francese il libro Non ho mai fatto nulla da solo di Isabelle Daniel sul regista marsigliese Robert Guédiguian.
Una pioggia insistente risveglia Jopee Dork, capitano della nave che ha scoperto un'isola comparsa all'improvviso sulle rotte dell'Arcipelago delle Spezie.
La sua voglia di scendere a visitarla è mortificata dal risveglio nella Casa dalla Porta Grigia, lascito inatteso del mercante-marinaio detto il Ramato: insieme all'abitazione, l'uomo gli ha lasciato una somma di denaro tale da fare di lui un uomo talmente agiato da indurre la Compagnia di Navigazione di Bruma a cancellarlo dal ruolino. I sogni notturni, agitati da ricordi legati all'isola misteriosa, forse già visitata in un passato remoto, e l'apparizione del pugnale perso quando era mozzo, unitamente a quella di lucertole troppo scaltre, lo portano a bussare alla porta della casa di fronte, gemella di quella che ha appena ereditato, la Casa dalla Porta Verde. La abita la figlia dell'ex-capitano di lungo corso detto il Biondo, deceduto in mare. La donna si dimostra disposta a rispondere alle sue domande, ma lo mette in guardia: è meglio che si rassegni a stare lontano dal mare.
Alexandra Fischer è nata il 12 novembre 1971 a Stoccarda, ma si è trasferita in Italia a partire dai tre anni di età; suo padre è tedesco, sua madre italiana, ed ambedue conoscono bene lingue straniere come inglese e francese. Lei stessa lavora per una ditta di Alba come traduttrice oltre che addetta alla gestione di ordini. Nel novembre 2018 si è classificata al primo posto come Migliore Lettrice nel Torneo IoScrittore della Gems (pseudonimo: Underduinken). Nel luglio 2018 ha pubblicato il romanzo urban fantasy L'alamaro color cenere con la casa editrice Nulla Die. Nel luglio 2014 ha tradotto dall'inglese alcuni capitoli della biografia di Joe Strummer di Chris Salewicz per il regista di cortometraggi Simone Lajolo. E nell'aprile 2011 ha tradotto per lui dal francese il libro Non ho mai fatto nulla da solo di Isabelle Daniel sul regista marsigliese Robert Guédiguian.
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