Gruppi di escursionisti salgono per diversi sentieri verso la medesima vetta e, aizzati dalle loro guide, si combattano accusandosi di aver sbagliato colpevolmente strada. è questo l'insensato comportamento ancora presente tra e persino all'interno delle religioni, soprattutto monoteiste, con accuse tanto più aspre quanto più indimostrabili sono le "sacre verità" da difendere. L'attuale mescolanza etnica e religiosa dei popoli dovrebbe invece spingerli a riconoscere a tutti il diritto di considerare la propria religione l'unica vera, rispettando però chi crede vera una religione diversa. Infatti il Dio unico e misericordioso oggetto di fede comune non può aver creato gli uomini per poi metterne la maggior parte su una falsa pista e infine condannarli. Eppure è questo ciò che molti monoteisti implicitamente pensano. Ma è mai possibile credere a un simile inganno e sentirsi solidali solo con chi ci somiglia? A tale domanda il libro cerca di rispondere dopo essersi soffermato sui valori e le strumentalizzazioni delle principali religioni e sugli orrori delle "religioni laiche" dei moderni totalitarismi, con ampi riferimenti ai grandi personaggi di ogni tempo.