Non ricordo da quanti anni è morta mia madre. Come dice mia sorella e come io stesso so, ho una capacità straordinaria di rimuovere dalla mente i ricordi che non voglio ricordare e forse è per questo che ho attraversato la mia vita, almeno fino a ieri, apparentemente indenne. Sdraiato nel buio della camera ascolto il silenzio rotto di tratto in tratto dal richiamo di una civetta o dal canto di un grillo ed ho voglia di ricordi.Li cerco piano, sapendo che dopo un suo girovagare la mente andrà lì, dove è già arrivato il cuore, ma né lei né io lo sappiamo ancora Poi, insieme ai ricordi arrivano sapori ed odori forse mai dimenticati e...... metto a bollire l'acqua con tre foglie di alloro finché queste non cedono il loro profumo e sapore. La pasta è quella di allora quando la minestrina me la faceva mia madre: semi di mela, stelline, anellini, capellini spezzati. La minestra fuma ora brodosa nel piatto; un filo d'olio e tanto parmigiano grattato. La golosità salta l'attesa e mi scotto la lingua. Ora sto bene.