Tra le tante e giustificate inquietudini che sembrano affliggere le attuali società multiculturali c’è quella originata dalla cosiddetta “correttezza politica del linguaggio”. I motivi ci sono sempre stati, ma pochi o nessuno se ne preoccupava. Ora, in qualsiasi circostanza sociale – sia un dibattito scientifico o sia la telecronaca di una partita di calcio femminile, o sia la più banale chiacchiera quotidiana – emergono contraddizioni, presupposti, valorizzazioni più e meno nascoste che, portate alla luce della coscienza, possono urtare la suscettibilità altrui. Una soluzione radicale del problema non può venire che dall’analisi dei rapporti tra linguaggio e pensiero e delle modalità della loro evoluzione.
Felice Accame (1945) insegna Teoria della Comunicazione presso il Settore Tecnico della Federazione Italiana Giuoco Calcio, presiede la Società di Cultura Metodologico-Operativa e dirige Methodologia – Pensiero Linguaggio Modelli. Sue opere principali: La funzione ideologica delle teorie della conoscenza (Milano 2002), Il linguaggio come capro espiatorio dell’insipienza metodologica (Roma 2015) e Il dispositivo estetico e la funzione politica della gerarchia in cui è evoluto. Per Biblion Edizioni ha pubblicato: Tre saggi metodologici con pretese terapeutiche (2016) e L’asse ereditario della contraddizione del conoscere (2018).
Paolo Serena (1984), giornalista e sociologo, dal 2015 lavora per l’Ufficio Stampa della Federazione Italiana Giuoco Calcio ed è caporedattore del “Notiziario del Settore Tecnico”. In precedenza è stato inviato e redattore per testate cartacee e web, radiocronista, copywriter e addetto stampa per il Comitato Italiano Paralimpico. Insegna comunicazione in ambito sportivo ai ragazzi delle scuole primarie e secondarie.
Francesco Ranci (1964), insegna Scienze sociali e Cultura italiana presso il Berkeley College di Manhattan, il Saint Thomas Aquinas College e lo Iona College di New Rochelle, New York. È membro della Società di Cultura Metodologico-Operativa e redattore di Methodologia – Pensiero Linguaggio Modelli. Con Giorgio Sacerdoti, ha pubblicato Aspetti industriali dell’informatica italiana: i primi progetti e l’avvio dell’attività produttiva in La cultura informatica in Italia. Riflessioni e testimonianze sulle origini 1950-1970, a cura di Anna Cuzzer, Fondazione Adriano Olivetti (Torino 1993). Ha curato la seconda edizione de La mente vista da un cibernetico di Silvio Ceccato (Milano 2017). Per Biblion Edizioni ha curato Simboli di appartenenza a una classe sociale e Sul rinfrescare le idee al pollo di Erving Goffman (2016).
Felice Accame (1945) insegna Teoria della Comunicazione presso il Settore Tecnico della Federazione Italiana Giuoco Calcio, presiede la Società di Cultura Metodologico-Operativa e dirige Methodologia – Pensiero Linguaggio Modelli. Sue opere principali: La funzione ideologica delle teorie della conoscenza (Milano 2002), Il linguaggio come capro espiatorio dell’insipienza metodologica (Roma 2015) e Il dispositivo estetico e la funzione politica della gerarchia in cui è evoluto. Per Biblion Edizioni ha pubblicato: Tre saggi metodologici con pretese terapeutiche (2016) e L’asse ereditario della contraddizione del conoscere (2018).
Paolo Serena (1984), giornalista e sociologo, dal 2015 lavora per l’Ufficio Stampa della Federazione Italiana Giuoco Calcio ed è caporedattore del “Notiziario del Settore Tecnico”. In precedenza è stato inviato e redattore per testate cartacee e web, radiocronista, copywriter e addetto stampa per il Comitato Italiano Paralimpico. Insegna comunicazione in ambito sportivo ai ragazzi delle scuole primarie e secondarie.
Francesco Ranci (1964), insegna Scienze sociali e Cultura italiana presso il Berkeley College di Manhattan, il Saint Thomas Aquinas College e lo Iona College di New Rochelle, New York. È membro della Società di Cultura Metodologico-Operativa e redattore di Methodologia – Pensiero Linguaggio Modelli. Con Giorgio Sacerdoti, ha pubblicato Aspetti industriali dell’informatica italiana: i primi progetti e l’avvio dell’attività produttiva in La cultura informatica in Italia. Riflessioni e testimonianze sulle origini 1950-1970, a cura di Anna Cuzzer, Fondazione Adriano Olivetti (Torino 1993). Ha curato la seconda edizione de La mente vista da un cibernetico di Silvio Ceccato (Milano 2017). Per Biblion Edizioni ha curato Simboli di appartenenza a una classe sociale e Sul rinfrescare le idee al pollo di Erving Goffman (2016).