Anti-austriaco da sempre, è pur vero che Silvio Pellico pagò la propria scelta in prima persona col carcere, ma proprio l'opera che scrisse dopo la detenzione diffuse vasti sentimenti antiaustriaci in tutta la penisola e provocò le simpatie di molti intellettuali europei verso i primi moti risorgimentali italiani. Resoconto degli anni trascorsi nella prigione dello Spielberg, Le mie prigioni, il successo editoriale italiano più grande dell'Ottocento, era la testimonianza della storia interiore di un patriota, della sua maturazione etica per via della sofferenza, delle meditazioni e letture, e dell'autodisciplina psicologica. Pubblicato nel 1832, Le mie prigioni, come ammise lo stesso Metternich, danneggiò l’immagine dell’Austria più di una guerra persa. Ancora oggi, il calvario di questo giovane appena trentunenne emoziona e getta luce su momenti determinanti per la storia italiana.
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