Un uomo potrà andar via dalla propria terra... ma la sua terra non andrà mai via dal suo cuore. “…Man mano che ci avvicinavamo sempre di più alla piazza della chiesa e alla via che conduceva alla nostra casa, più di una volta provai un leggero tremore alle gambe. In ogni cosa che incontravo, nelle cose che “voracemente” guardavo, ritrovavo me stesso. I sassi sulla via, quante volte a piedi scalzi avevo inciampato contro di essi, le pozzanghere, la fontana, il muretto di fronte a essa, la chiesa, le persone, le case con le loro particolarità, le loro porte, i loro tetti dai quali saliva lento il fumo d’u focularu, l’odore delle rape cotte, le vecchiette sull’uscio ad alimentare il fuoco nel braciere, sentivo che tutto mi apparteneva, era dentro di me. In essi ritrovavo la mia sicurezza, scompariva il senso di estraneità che avevo vissuto in quel mondo così lontano…”