Questo libro esamina l’evoluzione della ’ndrangheta e il persistere in tempi moderni dell’esercizio del “diritto” di faida, forma violenta di giustizia privata, che caratterizza e distingue questa organizzazione da tutte le altre consorterie criminali attive in Europa. Guardando al passato e al presente racconta, inoltre, un fenomeno mai esplorato che ha caratterizzato la storia recente della mafia più potente del mondo: il ruolo svolto, all’interno delle cosche, dalle donne provenienti dai Paesi dell’ex Cortina di Ferro. Da mogli e compagne di boss e picciotti queste donne, cresciute in contesti sociali nei quali la ’ndrangheta non ha mai messo radici, si sono trasformate in temuti “capi” o in fedeli “luogotenenti” gestendo in Calabria estorsioni, organizzando traffici di cocaina, mettendosi alla guida di aziende nate riciclando denaro frutto di attività illecite. È la storia di Edyta Kopaczynska, consorte del padrino di Cosenza, Michele Bruni, l’unica polacca ad essere stata condannata in Italia con sentenza definitiva per associazione mafiosa; di Lucia Bariova, la slovacca compagna del capobastone di Cassano, Vincenzo Forastefano, nominata “direttore tecnico” dell’azienda di trasporti “Forastefano”; dell’ucraina Oksana Verman, amante del narcotrafficante Salvatore Pititto, di Mileto, che ospitava nella propria abitazione i narcos colombiani. Alla ricostruzione delle vite di queste “signore” del crimine s’aggiungono nel volume le vicende dei killer stranieri ingaggiati dalle ’ndrine calabre per compiere attentati o eliminare nemici durante le guerre di mafia. Si tratta di un altro capitolo mai approfondito prima e del quale sono protagonisti tre sicari a “contratto” provenienti da Kosovo, Macedonia e Slovacchia. Tre assassini che in cambio di denaro ammazzano senza pietà, come accaduto sulla spiaggia di Vibo Valentia, nel luglio del 2012, quando venne trucidato sotto l’ombrellone, davanti a centinaia di bagnanti e alle figliolette, Davide Fortuna esponente del gruppo mafioso dei “Piscopisani”. La vita delle “signore” del crimine e dei sicari stranieri è ricostruita attraverso le confessioni che hanno reso. Nel testo, nel quale sono compresi studi già compiuti per realizzare i volumi “Mamma ’ndrangheta”, “Faide” e “Iodamorenonmuoio”, v’è poi un approfondimento dedicato alla presenza della mafia calabrese negli Stati Uniti, in Canada ed in Australia ed ai traffici di droga che in quelle nazioni gli ’ndranghetisti hanno messo in piedi godendo anche della complicità di famiglie storiche di Cosa nostra americana come quelle dei Bonanno e dei Gambino. Infine, per comprendere la potenza della ’ndrangheta nello scacchiere mondiale del narcotraffico vi sono paragrafi dedicati ai più famosi broker della droga: Nicola Assisi, Pasquale Marando, Roberto Pannunzi, Domenico Trimboli e Salvatore Mancuso.