Le streghe dell’epoca postcontemporanea sono le paure dell’Occidente che più si trova ad avanzare nel sapere scientifico e nelle sue applicazioni tecnologiche, più si nutre del mistero insondabile della vita e della morte; del timore delle malattie incurabili; di nuovi virus in arrivo; dello spettro della guerra, sempre alle porte di casa. Un mondo perennemente in cerca di certezze, nel quale si fanno sempre più avanti nuove forme di terrore, che si vanno ad aggiungere alle già ataviche paure.
“…L’individuazione del capro espiatorio continua a presentarsi di volta in volta, nel corso del tempo, come un fenomeno socialmente rilevante, che modifica e caratterizza atteggiamenti e comportamenti umani, individuali e di gruppo. Seppure corrano tempi difficili per gli storici tribunali dell’inquisizione, tuttavia l’interpretazione dei grandi fenomeni di massa, come ad esempio le migrazioni, è ancora fortemente influenzata dal pregiudizio, che ne offre una visione caratterizzante, non ragionevole né razionale, ma legata all’emotività del sentire, cui tutto un popolo offre liberamente il suo consenso ed il suo assenso affettivo…”
“…L’individuazione del capro espiatorio continua a presentarsi di volta in volta, nel corso del tempo, come un fenomeno socialmente rilevante, che modifica e caratterizza atteggiamenti e comportamenti umani, individuali e di gruppo. Seppure corrano tempi difficili per gli storici tribunali dell’inquisizione, tuttavia l’interpretazione dei grandi fenomeni di massa, come ad esempio le migrazioni, è ancora fortemente influenzata dal pregiudizio, che ne offre una visione caratterizzante, non ragionevole né razionale, ma legata all’emotività del sentire, cui tutto un popolo offre liberamente il suo consenso ed il suo assenso affettivo…”