• La questione ebraica • Manoscritti economico-filosofici del 1844 • Tesi su Feuerbach • Miseria della filosofia • Lavoro salariato e capitale • Manifesto del partito comunista • Le lotte di classe in Francia • Il 18 brumaio di Luigi Bonaparte • Per la critica dell’economia politica • Salario, prezzo, profitto • Il capitale. Libro primo, Capitolo sesto • La forma di valore • Riassunto del “Capitale” • La guerra civile in Francia • Critica del programma di Gotha
e altri testi fondamentali
Introduzione di Ferruccio Andolfi
Quando si parla di Karl Marx, quasi per un riflesso condizionato ormai si pensa al Capitale. Ma prima e oltre che nella sua opera più nota, il pensiero di Marx si svolse per un percorso tormentato e creativo testimoniato da scritti famosi di grande interesse e di rottura con l’egemonia culturale del tempo. Ne proponiamo una scelta in questa antologia che offre una visione globale del pensiero del Marx “politico”, oltre che “economico”. D’altronde, è prima del Capitale che Marx elabora molti dei concetti che fondano la sua filosofia del materialismo storico: quando pensa alla storicità della vita di ciascun essere umano e si oppone così, giovane di belle speranze, ai giganti dell’idealismo tedesco, a quello Hegel che, erede di Kant, faceva dipendere la storia umana da una serie infinita di “negazioni della negazione”, che approdavano alla trascendenza astratta, al dominio dello spirito assoluto. La ribellione di Marx è geniale: è nel presente della storia e della società, dice, che si fa l’uomo; non esistono trascendenze, destini immodificabili, re per grazia divina. Esiste una lotta, una dialettica tra classi che si oppongono l’una all’altra e si combattono con armi spesso impari, perché “il proletariato” e “la classe operaia” sono defraudati anche della loro umanità, dello spazio e del tempo da dedicare allo studio e agli affetti; l’alienazione religiosa, la creazione di un dio sopra di sé, rende tutto ciò “normale”, eterno e irrimediabile; la credenza in un divino trascendente spegne ogni scintilla vitale. Invece, è sulla lotta e sulla dialettica che si fonda e si trasforma la vita. Da qui l’importanza degli scritti raccolti in questo volume, dalla Questione ebraica al Manifesto del partito comunista alla Critica del programma di Gotha: propongono di considerare la complessità del pensiero marxiano, che trova la sua energia nella necessità, per l’evoluzione umana, della critica e della ribellione a qualsiasi status quo inaccettabile.
Karl Marx
(Treviri 1818 - Londra 1883), dopo aver studiato filosofia e diritto alla scuola di Hegel, maturò in Francia e in Inghilterra la propria teoria critica e rivoluzionaria della società capitalistica. Fu tra i fondatori della prima Associazione internazionale dei lavoratori. La Newton Compton ha già pubblicato Il capitale e Il manifesto del partito comunista, scritto con Friedrich Engels.
e altri testi fondamentali
Introduzione di Ferruccio Andolfi
Quando si parla di Karl Marx, quasi per un riflesso condizionato ormai si pensa al Capitale. Ma prima e oltre che nella sua opera più nota, il pensiero di Marx si svolse per un percorso tormentato e creativo testimoniato da scritti famosi di grande interesse e di rottura con l’egemonia culturale del tempo. Ne proponiamo una scelta in questa antologia che offre una visione globale del pensiero del Marx “politico”, oltre che “economico”. D’altronde, è prima del Capitale che Marx elabora molti dei concetti che fondano la sua filosofia del materialismo storico: quando pensa alla storicità della vita di ciascun essere umano e si oppone così, giovane di belle speranze, ai giganti dell’idealismo tedesco, a quello Hegel che, erede di Kant, faceva dipendere la storia umana da una serie infinita di “negazioni della negazione”, che approdavano alla trascendenza astratta, al dominio dello spirito assoluto. La ribellione di Marx è geniale: è nel presente della storia e della società, dice, che si fa l’uomo; non esistono trascendenze, destini immodificabili, re per grazia divina. Esiste una lotta, una dialettica tra classi che si oppongono l’una all’altra e si combattono con armi spesso impari, perché “il proletariato” e “la classe operaia” sono defraudati anche della loro umanità, dello spazio e del tempo da dedicare allo studio e agli affetti; l’alienazione religiosa, la creazione di un dio sopra di sé, rende tutto ciò “normale”, eterno e irrimediabile; la credenza in un divino trascendente spegne ogni scintilla vitale. Invece, è sulla lotta e sulla dialettica che si fonda e si trasforma la vita. Da qui l’importanza degli scritti raccolti in questo volume, dalla Questione ebraica al Manifesto del partito comunista alla Critica del programma di Gotha: propongono di considerare la complessità del pensiero marxiano, che trova la sua energia nella necessità, per l’evoluzione umana, della critica e della ribellione a qualsiasi status quo inaccettabile.
Karl Marx
(Treviri 1818 - Londra 1883), dopo aver studiato filosofia e diritto alla scuola di Hegel, maturò in Francia e in Inghilterra la propria teoria critica e rivoluzionaria della società capitalistica. Fu tra i fondatori della prima Associazione internazionale dei lavoratori. La Newton Compton ha già pubblicato Il capitale e Il manifesto del partito comunista, scritto con Friedrich Engels.