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"Questo testo, noto a pochi studiosi, come il Campori, che fu il primo storiografo ufficiale del San Carlo, sino al compianto Albano Biondi, mette in fila date e protagonisti, vita pubblica e scontri interni tra i confratelli. La cronaca del Dallamano è sicuramente un “frammento del moto universale verso la conoscenza” per comprendere e non solo per spiegare la storia; ci aiuta a ricostruire un “contesto” storico adeguato. Più in generale, è la prova che la storia non è solo scienza degli uomini: è “scienza degli uomini nel tempo”. La cassetta degli attrezzi degli storici consente e consentirà…mehr

Produktbeschreibung
"Questo testo, noto a pochi studiosi, come il Campori, che fu il primo storiografo ufficiale del San Carlo, sino al compianto Albano Biondi, mette in fila date e protagonisti, vita pubblica e scontri interni tra i confratelli. La cronaca del Dallamano è sicuramente un “frammento del moto universale verso la conoscenza” per comprendere e non solo per spiegare la storia; ci aiuta a ricostruire un “contesto” storico adeguato. Più in generale, è la prova che la storia non è solo scienza degli uomini: è “scienza degli uomini nel tempo”. La cassetta degli attrezzi degli storici consente e consentirà di trovare nuove notizie, di leggere con occhi nuovi i documenti e le narrazioni. Non vi sarà mai un punto fermo alla nostra storia, né qualcuno potrà affermare con assoluta sicurezza: noi siamo questo."
Dalla prefazione di Roberto Franchini

Nell’archivio del Collegio San Carlo è presente un volume manoscritto dal titolo Notizie sopra l’origine, stabilimento e progresso della Congregazione della Beata Vergine e San Carlo di Modena e del Collegio de’ Nobili, datato 1779, copia di un originale già appartenuto al celebre letterato e convittore del Collegio Cesare Campori (1814-1880) e probabilmente perduto.
La cronaca coincide con i centocinquant’anni che trascorsero dalla nascita del Collegio dei Nobili di Modena e, prima ancora, della Congregazione della Beata Vergine e di San Carlo che lo aprì e gestì fin dalle origini, alla riapertura dell’Università (1772) e poco oltre: furono gli anni di maggior splendore dell’ente e l’arco di tempo nel quale la chiesa di San Carlo e l’annesso palazzo del Collegio assunsero la loro veste quasi definitiva, fatte salve poche se ben luminose eccezioni.
L’estensore delle Notizie è Giuseppe Dallamano, segretario del Collegio, poi confessore, come si definisce lui stesso. Rimase nel Collegio fino al 1783, quando si spostò nella parrocchia di San Biagio di Modena dove rimase fino alla morte, avvenuta nel 1807.

A cura di Chiara Albonico, Lucia Peruzzi Cerofolini, Barbara Salimbeni