a cura di Giuseppe Cantele e Elsa Zaupa
introduzione di Alessandro Corubolo
Questo volume raccoglie i lemmi che Giacinto Carena dedica ai termini tecnici riguardanti la tipografia e gli aspetti materiali del libro nel suo Vocabolario metodico d’arti e mestieri (1853), un’opera che è stata a lungo un modello di riferimento per i lessicografi, e ammirata anche da Alessandro Manzoni.
Produzione della carta, fusione dei caratteri, stampa, legatura, ogni strumento, ogni materia prima, ogni aspetto della lavorazione è registrato e documentato da Carena in buona lingua viva, verificata sul posto presso gli artieri dell’epoca in Toscana, dove egli si era recato più volte per lunghi periodi. Da quel tempo, insieme alla tecnologia stessa per produrre i libri, è mutata profondamente la possibilità di stabilire relazioni concettuali tra nomeclature, nonché le modalità di rappresentazione grafica dei legami lessicali. Ma chi è interessato al mondo della tipografia troverà in quest’opera uno strumento prezioso per esplorare piacevolmente, e riscoprire fin nei suoi aspetti più concreti, i mestieri del libro nell’Ottocento.
introduzione di Alessandro Corubolo
Questo volume raccoglie i lemmi che Giacinto Carena dedica ai termini tecnici riguardanti la tipografia e gli aspetti materiali del libro nel suo Vocabolario metodico d’arti e mestieri (1853), un’opera che è stata a lungo un modello di riferimento per i lessicografi, e ammirata anche da Alessandro Manzoni.
Produzione della carta, fusione dei caratteri, stampa, legatura, ogni strumento, ogni materia prima, ogni aspetto della lavorazione è registrato e documentato da Carena in buona lingua viva, verificata sul posto presso gli artieri dell’epoca in Toscana, dove egli si era recato più volte per lunghi periodi. Da quel tempo, insieme alla tecnologia stessa per produrre i libri, è mutata profondamente la possibilità di stabilire relazioni concettuali tra nomeclature, nonché le modalità di rappresentazione grafica dei legami lessicali. Ma chi è interessato al mondo della tipografia troverà in quest’opera uno strumento prezioso per esplorare piacevolmente, e riscoprire fin nei suoi aspetti più concreti, i mestieri del libro nell’Ottocento.