“So quanto il cuore di un soldato batta forte ogni volta che arriva una lettera da una persona cara.”
1917
In un casolare nella pianura distante dal Piave, tre austriaci tengono prigionieri due italiani. Il fronte è lontano, la vita scorre ad un’altra velocità.
Il caporale Hans, orgoglioso di partecipare alla guerra, è il comandante di quelle quattro mura. Pietro, spavaldo improvvisatore, si finge cuoco e cucina per tutti.
Sono entrambi soli.
L’uno non sa spiegare la sua partenza a una donna che non lo capisce; l’altro, prigioniero, non può dare notizie di sé alla madre.
La carta da lettere di Hans è una poltiglia informe; a Pietro è stata sequestrata la matita.
Ma entrambi vogliono scrivere.
Le parole di due lingue nemiche troveranno il modo di unirsi.
1917
In un casolare nella pianura distante dal Piave, tre austriaci tengono prigionieri due italiani. Il fronte è lontano, la vita scorre ad un’altra velocità.
Il caporale Hans, orgoglioso di partecipare alla guerra, è il comandante di quelle quattro mura. Pietro, spavaldo improvvisatore, si finge cuoco e cucina per tutti.
Sono entrambi soli.
L’uno non sa spiegare la sua partenza a una donna che non lo capisce; l’altro, prigioniero, non può dare notizie di sé alla madre.
La carta da lettere di Hans è una poltiglia informe; a Pietro è stata sequestrata la matita.
Ma entrambi vogliono scrivere.
Le parole di due lingue nemiche troveranno il modo di unirsi.