• I sonetti • Le favole • Nove poesie • Lupi e agnelli • Le cose • Le storie • Ommini e bestie • La gente • Libro n. 9 • Giove e le bestie • Libro muto
Introduzione di Claudio Rendina
Edizioni integrali
Trilussa è il poeta dialettale più famoso d’Italia, grazie a un linguaggio romanesco che ha il dono di farsi capire da tutti. Questo volume presenta il meglio della sua produzione, con le edizioni integrali delle raccolte pubblicate tra il 1922 e il 1935. Nelle parole di Trilussa la cronaca della vita romana e nazionale, filtrata attraverso una bonaria ironia, si svolge dai Sonetti a La gente, approdando alla “favola” di Lupi e agnelli e a Ommini e bestie. La sua poesia divenne interprete della borghesia, che vide riflessi nei versi i propri vizi e le proprie debolezze: così è in particolare nel Libro n. 9 (del 1929). Vicende e costumi italiani furono espressi da Trilussa con affabile arguzia, venata a tratti da una crepuscolare malinconia: elementi di un classico da riscoprire oggi più che mai e da tornare a frequentare.
Trilussa
pseudonimo di Carlo Alberto Salustri, nacque a Roma nel 1871. Divenne ben presto popolare in tutta Italia come interprete di poesia dialettale romanesca, attraverso una serie di recital e numerose raccolte poetiche. Il genere della “favola” gli si rivelò congeniale come mezzo espressivo, all’insegna di una morale corrente e corriva, che si fece anche portavoce di un’avversione al regime fascista. Morì nel 1950.
Introduzione di Claudio Rendina
Edizioni integrali
Trilussa è il poeta dialettale più famoso d’Italia, grazie a un linguaggio romanesco che ha il dono di farsi capire da tutti. Questo volume presenta il meglio della sua produzione, con le edizioni integrali delle raccolte pubblicate tra il 1922 e il 1935. Nelle parole di Trilussa la cronaca della vita romana e nazionale, filtrata attraverso una bonaria ironia, si svolge dai Sonetti a La gente, approdando alla “favola” di Lupi e agnelli e a Ommini e bestie. La sua poesia divenne interprete della borghesia, che vide riflessi nei versi i propri vizi e le proprie debolezze: così è in particolare nel Libro n. 9 (del 1929). Vicende e costumi italiani furono espressi da Trilussa con affabile arguzia, venata a tratti da una crepuscolare malinconia: elementi di un classico da riscoprire oggi più che mai e da tornare a frequentare.
Trilussa
pseudonimo di Carlo Alberto Salustri, nacque a Roma nel 1871. Divenne ben presto popolare in tutta Italia come interprete di poesia dialettale romanesca, attraverso una serie di recital e numerose raccolte poetiche. Il genere della “favola” gli si rivelò congeniale come mezzo espressivo, all’insegna di una morale corrente e corriva, che si fece anche portavoce di un’avversione al regime fascista. Morì nel 1950.