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«Non è facile guardare il mondo, di questi tempi; tanto più nell’attuale cambiamento d’epoca , come lo chiama da anni papa Francesco. La barbarie diffusa nasconde fino a soffocare quel poco o tanto di bello e positivo che pure esiste, ma che fa fatica a emergere. Ecco perché, di regola, ci accontentiamo di vedere quanto sta succedendo, senza parteciparvi e fino ad augurarci semplicemente che tutto finisca, il prima possibile». Stefano Zecchi, definito da Brunetto Salvarani nella sua prefazione un “rabdomante della memoria”, non ci sta e i dialoghi raccolti in questo libro lo dimostrano. Con…mehr

Produktbeschreibung
«Non è facile guardare il mondo, di questi tempi; tanto più nell’attuale cambiamento d’epoca, come lo chiama da anni papa Francesco. La barbarie diffusa nasconde fino a soffocare quel poco o tanto di bello e positivo che pure esiste, ma che fa fatica a emergere. Ecco perché, di regola, ci accontentiamo di vedere quanto sta succedendo, senza parteciparvi e fino ad augurarci semplicemente che tutto finisca, il prima possibile». Stefano Zecchi, definito da Brunetto Salvarani nella sua prefazione un “rabdomante della memoria”, non ci sta e i dialoghi raccolti in questo libro lo dimostrano. Con uno sguardo vasto e appassionato, l’autore ambisce a qualcosa d’altro, non solo per sé ma per tutti. Le interviste qui raccolte – pur intrise di attualità – ci aiutano a evitare il rischio di una memoria puramente enfatica e innocua. Vi è il coraggio, non il culto della memoria.
Di coraggio e impegno sono testimoni i protagonisti intervistati da Zecchi, animatori della Chiesa, della spiritualità più largamente intesa, del volontariato, della politica, della cultura, dell’informazione. Formando un ventaglio, ci raccontano le “ragioni del cielo” di cui sono impastate le speranze e le utopie della “nostra storia”. Come afferma il direttore di “Rocca” Mariano Borgognoni nella postfazione, si coglie lungo tutto il libro «la passione del fare cose buone e la ricerca di percorsi nuovi capaci di dare risposte efficaci al desiderio, comunque presente, di giustizia e di prossimità».