Apparentemente iperbolica, ma non molto lontana dal vero, è la considerazione che individua nel “tema della prova” uno dei massimi concentrati dello scibile umano, quasi un punto di confluenza di conoscenze filosofiche, storiche, politiche e culturali: un concentrato che, per la stessa diversa natura dei componenti, mai si presta all’obiettivo del microscopio, proponendo all’interprete ora l’una ora l’altra delle sue poliedriche immagini che si riflettono in un gioco di specchi mobili, quali sono i possibili angoli di visuale donde si studia l’oggetto. Si tenga presente che nel solo ambito del processo penale la prova è soltanto uno degli anelli – sia pure tra i più vistosi – di quella complessa progressione con la stessa imputazione, con il giudizio e col processo, a sua volta inscindibile dalla storia e dalla politica di una collettività, studiata in un determinato periodo, ma segnata dalle epoche precedenti e proiettata verso il futuro. Nel processo penale attuale la prova si forma nella dialettica dibattimentale secondo modalità chiaramente definite e verificate all’interno di un sistema di valutazione legale e razionale. In particolare, la complessa attività che presiede alla sua costituzione e al controllo del risultato, viene definita procedimento probatorio: termine utilizzato, inoltre, anche nell’accezione, parzialmente differente, destinata ad indicare la corretta formazione della singola prova. La definizione più ampia sembra, però, meglio delineare il fenomeno procedurale, cogliendone la complessità e comprendendo la diversità di regole applicabili alle varie tipologie probatorie: in questo senso si ritiene, per un verso, che il procedimento probatorio si distingua nella fase dell’ammissione, dell’acquisizione e della valutazione o, in un’ottica parzialmente diversa, che la sua latitudine coinvolga anche le prerogative connesse all’iniziativa e alla fase investigativa oltre che il modo attraverso il quale si ottiene il dato.
L'Autore
Gianfederico Cecanese (Benevento 1970) è professore associato di Procedura penale presso la Facoltà di Giurisprudenza dell’Università degli Studi del Molise ove è titolare degli insegnamenti di procedura penale europea, di diritto dell’esecuzione penale e di elementi di diritto e procedura penale e processo minorile. Tra le sue pubblicazioni si segnalano le monografie Le regole di giudizio tra archiviazione e proscioglimento, Confronto, ricognizione ed esperimento giudiziale nella logica dei mezzi di prova e Le aporie del patteggiamento, nonché le voci pubblicate sul Digesto delle discipline penalistiche Pena e benefici penitenziari, Indagini collegate, Legittimo impedimento e sul Digesto del processo penale Istruttoria dibattimentale.
L'Autore
Gianfederico Cecanese (Benevento 1970) è professore associato di Procedura penale presso la Facoltà di Giurisprudenza dell’Università degli Studi del Molise ove è titolare degli insegnamenti di procedura penale europea, di diritto dell’esecuzione penale e di elementi di diritto e procedura penale e processo minorile. Tra le sue pubblicazioni si segnalano le monografie Le regole di giudizio tra archiviazione e proscioglimento, Confronto, ricognizione ed esperimento giudiziale nella logica dei mezzi di prova e Le aporie del patteggiamento, nonché le voci pubblicate sul Digesto delle discipline penalistiche Pena e benefici penitenziari, Indagini collegate, Legittimo impedimento e sul Digesto del processo penale Istruttoria dibattimentale.