Le sette vicende narrate, nei loro più svariati aspetti, sono indipendenti tra loro, sebbe-ne ognuna rispecchi sempre l'impronta dell'autore, anche quando si cala nei panni dei suoi personaggi femminili. Egli elabora il messaggio a trecentosessanta gradi che intende inviare, iniziando con la prima storia, in cui traccia il più alto livello spirituale dell'uomo che sorpassa anche quello degli stessi dei; successivamente nella discussione allegorica tra la pace e la guerra per bocca di due donne; più avanti nel sogno incantato di un bambino; in quella seguente con l'evento universale del grande Spadaccino; poi l'erotica e violenta esperienza, la prima voluta e la seconda subita, di una giovane adolescente. Di tutt'altra impronta, invece, il dialogo tra un prelato, un cavaliere e un libertino, nella conoscenza durante il loro viaggio con uno strano vagabondo. Infine, l'esperienza riassunta di vita vissuta e in parte romanzata dello stesso autore in fabbrica, narrata per bocca di animali, simbolicamente nei ruoli dei titolari e dei dipendenti, senza, però, venir meno alla realtà di quegli ambienti di lavoro collettivo. 'Le religioni sono fatte per le anime, non per lo Spirito' www.armandodolcini.it