Quanto scrive Enrico Ruggini nella prefazione di questo volumetto è il modo migliore per presentarne i contenuti. Ecco uno stralcio delle sue parole: (…) Un testo che introduca in modo semplice e discorsivo il tema del karma, come in una chiacchierata tra amici curiosi, e secondo l’interpretazione proposta dai Maestri “fiorentini”, è quantomeno prezioso, proprio per l’intento che reca con sé, che è quello di offrirsi per una lettura facile e immediata. Appare al lettore come il porsi di una soglia che lo invita ad attraversarla per compiere una prima esplorazione dentro un mondo di parole e di concetti desueti. E questo porsi ha una natura accogliente, senza presunzione, e senza volontà di sorprendere e di stupire. E sì che di sorpresa e di stupore è pregna tutta l’esperienza del Cerchio. Nico Veladiano ci tende la mano per aiutarci a salire il primo gradino verso una conoscenza che non è così scontata per molti di noi. Alcune cose che introduce nel suo testo hanno rappresentato per tanta gente la ricerca di un’intera esistenza, ed egli le porge a noi con gentilezza e senza pretese, mostrandoci la sua intenzione di condividere ciò che egli stesso ha appreso su quella soglia generosa di rivelazioni che è stato ed è il Cerchio Firenze 77(…).