Durante il tumultuoso periodo della Guerra Civile Inglese, Newcastle fu teatro di uno dei più grandi processi per stregoneria nella storia inglese. Tra il 1649 e il 1650, almeno 40 donne furono accusate, processate e giustiziate come streghe. In "Le streghe di Newcastle", l'autore ricostruisce minuziosamente questi eventi, inserendoli nel contesto più ampio delle tensioni politiche e religiose dell'epoca. L'autore descrive come le accuse di stregoneria fossero spesso basate su pettegolezzi, rancori personali e superstizioni, e come i processi venissero condotti con metodi brutali e inaffidabili. Il libro è strutturato in diversi capitoli, ciascuno dei quali affronta aspetti specifici dei processi e del contesto storico. L'introduzione fornisce una panoramica storica del periodo, contestualizzando gli eventi di Newcastle durante la Guerra Civile Inglese e le tensioni religiose e politiche dell'epoca. Il primo capitolo, "La caccia alle streghe", descrive la storia della caccia alle streghe a Newcastle, con un'attenzione particolare alle leggi contro la stregoneria e agli eventi chiave del periodo, esaminando la petizione generale pubblica del 1649, le motivazioni dietro le accuse di stregoneria e le pratiche dei cacciatori di streghe scozzesi. Il capitolo "A giudizio del Tribunale speciale" esamina il funzionamento del tribunale istituito per processare le presunte streghe, le figure coinvolte e i metodi di interrogatorio utilizzati. Il successivo capitolo descrive l'intervento del Parlamento inglese e come abbia influenzato e regolamentato i processi per stregoneria a Newcastle. Il libro fornisce un elenco delle donne accusate e delle sentenze emesse contro di loro, dettagliando le procedure di condanna e le ultime ore delle donne condannate prima dell'esecuzione. Un capitolo significativo è dedicato alla figura del tenente colonnello Francis Paul Hobson, che contribuì a smascherare le false accuse e i metodi ingannevoli dei cacciatori di streghe. L'autore si interroga anche sulla reale colpevolezza delle accusate, esaminando la possibilità che fossero effettivamente streghe o vittime innocenti di un sistema corrotto e superstizioso. Infine, il libro confronta il sistema giudiziario di Newcastle con quello dell'Inquisizione romana, evidenziando somiglianze e differenze nei metodi e nelle motivazioni. L'opera si chiude con una riflessione sulle conseguenze a lungo termine dei processi alle streghe a Newcastle e sull'importanza di ricordare questi eventi per evitare che simili ingiustizie si ripetano in futuro. Con questa struttura dettagliata, l'autore offre un'opera che è al contempo una rigorosa analisi storica e un potente monito contro i pericoli della superstizione e dell'intolleranza.