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Questa raccolta comprende sette racconti di Grazia Deledda scritti tra il 1894 e il 1895 e pubblicati insieme per la prima volta nel 1899. In queste pagine l'autrice premio Nobel per la letteratura del 1926 sceglie di trattare tanti temi differenti e nonostante si tratti di racconti brevi il contenuto è particolarmente profondo. Giustizia, peccato, espiazione, ma anche il preciso resoconto della tradizione popolare sarda che in un'epoca di profondi cambiamenti era ancora caratterizzata da una mentalità superstiziosa e malleabile a ciò che veniva considerato magico. Le relazioni familiari e le…mehr

Produktbeschreibung
Questa raccolta comprende sette racconti di Grazia Deledda scritti tra il 1894 e il 1895 e pubblicati insieme per la prima volta nel 1899. In queste pagine l'autrice premio Nobel per la letteratura del 1926 sceglie di trattare tanti temi differenti e nonostante si tratti di racconti brevi il contenuto è particolarmente profondo. Giustizia, peccato, espiazione, ma anche il preciso resoconto della tradizione popolare sarda che in un'epoca di profondi cambiamenti era ancora caratterizzata da una mentalità superstiziosa e malleabile a ciò che veniva considerato magico. Le relazioni familiari e le piccole realtà locali di una Sardegna ancora molto distante dal continente rendono questi racconti anche una nitida fotografia sulla realtà sociale di un'isola nella quale la condizione di subordinazione della donna in un contesto fortemente patriarcale era ancora considerata la normalità. All'interno - come in tutti i volumi Fermento - gli "Indicatori" per consentire al lettore un agevole viaggio dentro il libro.
Autorenporträt
Deledda was born in Nuoro, Sardinia, into a middle-class family, to Giovanni Antonio Deledda and Francesca Cambosu, as the fourth of seven siblings. She attended elementary school (the minimum required at the time) and was then educated by a private tutor (a guest of one of her relatives) and moved on to study literature on her own. It was during this time that she started displaying an interest in writing short novels, mostly inspired by the life of Sardinian peasants and their struggles. Her teacher encouraged her to submit her writing to a newspaper and, at age 13, her first story was published in a local journal. Some of Deledda's early works were published in the fashion magazine L'ultima moda between 1888 and 1889. In 1890 Trevisani published Nell'azzurro (Into the Blue), her first collection of short stories. Deledda's main focus was the representation of poverty and the struggles associated with it through a combination of imaginary and autobiographical elements. Her family wasn't particularly supportive of her desire to write.