Le sorgenti termali di cui è ricco il territorio circostante Viterbo, in nessun altro periodo storico sono state pienamente apprezzate e valorizzate come in età romana. Per far questo vennero edificati numerosi complessi termali dei quali oggi restano alcuni ruderi sparsi nelle immediate vicinanze della città. Tra le terme del Bacucco a Nord e le terme delle Masse di S. Sisto a Sud, lungo una fascia di territorio di undici chilometri, in corrispondenza delle maggiori sorgenti è documentata l’esistenza di almeno dodici edifici termali collocati ai lati dell’antica via Cassia. La ricchezza di aquae del Viterbese, il buon collegamento con Roma e la non eccessiva distanza da essa, contribuirono certamente a far diventare questa zona della Tuscia un’importante stazione termale dell’antica Roma.