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Le vergini delle rocce (eBook, ePUB) - D'Annunzio, Gabriele
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  • Format: ePub

Claudio Cantelmo, uno degli ultimi esponenti del casato abruzzese della Majella, vorrebbe avere un erede. Desidera generare un successore che, superuomo come lui, possa dominare sia al livello politico che intellettuale su Roma. Il tentativo naufraga quando Claudio tenta l'approccio con tre sorelle aristocratiche, che sembrano essere l'incarnazione di un'opposizione divina al suo progetto: la seconda di esse è in procinto di prendere i voti, mentre la terza, che lo rifiuta per occuparsi dei propri familiari, lo indirizza verso la prima. Respinto, conteso, irretito dalle tre donne, il…mehr

Produktbeschreibung
Claudio Cantelmo, uno degli ultimi esponenti del casato abruzzese della Majella, vorrebbe avere un erede. Desidera generare un successore che, superuomo come lui, possa dominare sia al livello politico che intellettuale su Roma. Il tentativo naufraga quando Claudio tenta l'approccio con tre sorelle aristocratiche, che sembrano essere l'incarnazione di un'opposizione divina al suo progetto: la seconda di esse è in procinto di prendere i voti, mentre la terza, che lo rifiuta per occuparsi dei propri familiari, lo indirizza verso la prima. Respinto, conteso, irretito dalle tre donne, il protagonista conoscerà la stasi.
Edizione integrale dotata di indice navigabile.
Autorenporträt
Nato a Pescara nel 1863, compose il suo primo libro di versi "Primo Vere" a soli 16 anni. Fu uno degli interpreti più abili delle correnti di pensiero e delle mode letterarie europee, tra le quali l'esasperato sensualismo, l'estetismo raffinato e paganeggiante ("Il Piacere", 1889), la tendenza ad ignorare la realtà sociale a favore di un mondo spirituale elevato ed esclusivo. Riuscì quindi a proporsi con successo sia nel mondo letterario che in quello mondano, mettendo in atto quell'estetismo (non privo di scandali e polemiche) che il Decadentismo europeo aveva da poco concepito. Terminata la I Guerra Mondiale, il suo gusto per i grandi gesti lo portò ad occupare Fiume insieme con un gruppo di volontari. La sua attività politica, quella mondana (tra cui spicca la relazione con Eleonora Duse) e quella letteraria fecero di D'Annunzio una sorta di "maestro di costume". Morì nel 1938 nella sua villa di Gardone Riviera, sul lago di Garda.