Una raccolta di novelle che parla di donne, spesso giovani, a volte illuminate dalla fede, a volte anticonformiste, a volte angosciate e depresse. Donne infelici, sole col loro tormento.
Di queste novelle scrive Marcus De Rubris (in «La donna», 5 aprile 1910): «L'autrice più che altro dimostra di sapere scrivere. Non manca qualche spunto di buono intuito psicologico, che può dare un certo affidamento per quanto in sèguito quell’autrice avesse da pubblicare».
Di queste novelle scrive Marcus De Rubris (in «La donna», 5 aprile 1910): «L'autrice più che altro dimostra di sapere scrivere. Non manca qualche spunto di buono intuito psicologico, che può dare un certo affidamento per quanto in sèguito quell’autrice avesse da pubblicare».