La relazione di Vladimir S. Vojtinskij al Club Martov di Berlino, la discussione su di essa e le conclusioni di Vojtinskij (6 e 19 novembre 1931), costituiscono la documentazione di un importante tentativo di risposta, nel movimento socialista, alla crisi economica mondiale e alle sue conseguenze sociali, che rimette in questione il rapporto tra il movimento operaio e gli sviluppi del capitalismo. Il saggio di Andrea Panaccione, Una discussione del novembre 1931: Vojtinskij, la crisi, la disoccupazione, il socialismo, ricostruisce il contesto storico e il significato di questa presa di posizione nella biografia politica e intellettuale di Vojtinskij. Conclude il volume una nota bio-bibliografica su Vojtinskij di Milly Berrone.
Vladimir Savel’evič Vojtinskij (1885-1960) fu attivo dal 1905 nella tendenza bolscevica della socialdemocrazia russa. Dopo anni di carcere e di confino, aderì al menscevismo nel 1917, su influenza in particolare di Iraklij Cereteli, mantenendo però in numerose occasioni una posizione indipendente. Fu impegnato come esperto economico e statistico nei sindacati socialisti della Repubblica di Weimar, poi nel Bureau International du Travail e infine negli Stati Uniti dal New Deal al secondo dopoguerra.
Milly Berrone, traduttrice e dottoressa di ricerca in Filologia e letterature comparate dell’Europa centro-orientale. Ha insegnato cultura russa presso l’Università Statale di Milano e Lingua e letteratura russa presso l’Università della Tuscia.
Vladimir Savel’evič Vojtinskij (1885-1960) fu attivo dal 1905 nella tendenza bolscevica della socialdemocrazia russa. Dopo anni di carcere e di confino, aderì al menscevismo nel 1917, su influenza in particolare di Iraklij Cereteli, mantenendo però in numerose occasioni una posizione indipendente. Fu impegnato come esperto economico e statistico nei sindacati socialisti della Repubblica di Weimar, poi nel Bureau International du Travail e infine negli Stati Uniti dal New Deal al secondo dopoguerra.
Milly Berrone, traduttrice e dottoressa di ricerca in Filologia e letterature comparate dell’Europa centro-orientale. Ha insegnato cultura russa presso l’Università Statale di Milano e Lingua e letteratura russa presso l’Università della Tuscia.