In questo volume ho raccolto, grazie alla collaborazione della moglie di Tonino, Milena, le poesie scritte da mio fratello. Durante la sua non lunga esistenza, si divertiva a coniar parole. Avevamo spesso sottovalutato e quasi ignorato l’esistenza di questi scritti, custoditi nella sua biblioteca privata, in mezzo a miliardi di testi in prosa. Li leggo ora come se fossero l’espressione di una forza che trae origine dalla profondità dell’anima. Per questo motivo ho pensato di intitolare il libro a lui dedicato L’eco della mia anima. Pensare a un libro su Tonino è stato un modo per riviverlo e farlo rivivere, e al tempo stesso riscoprirlo come non mai. Le parole da lui scritte, scorrono ditirambiche come dita su un’arpa, sfiorando le corde dell’anima e facendole vibrare in melodie.