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L'Ecopedagogia è il futuro ecologico dell'educazione, verso cui sia il mondo formale della scuola, sia quello informale della cultura attuale necessariamente si stanno orientando, come già auspicato dalla “Carta della Terra”. Il testo mette a fuoco il significato educativo e filosofico di "Ecopedagogia", il suo ruolo cruciale nell'odierna Eco-transizione della società e in particolare la sua presenza nelle Pedagogie montessoriana e steineriana, viste come “preveggenti” della svolta verde dell'educazione e analizzate nelle rispettive differenze e analogie. " [...] Per Naess l'ecologia…mehr

Produktbeschreibung
L'Ecopedagogia è il futuro ecologico dell'educazione, verso cui sia il mondo formale della scuola, sia quello informale della cultura attuale necessariamente si stanno orientando, come già auspicato dalla “Carta della Terra”. Il testo mette a fuoco il significato educativo e filosofico di "Ecopedagogia", il suo ruolo cruciale nell'odierna Eco-transizione della società e in particolare la sua presenza nelle Pedagogie montessoriana e steineriana, viste come “preveggenti” della svolta verde dell'educazione e analizzate nelle rispettive differenze e analogie. " [...] Per Naess l'ecologia superficiale e il suo ambientalismo sono insincere e immature. Esse partono dal vecchio ed erroneo punto di vista Antropo-centrico, per cui l'ambiente è da preservare in quanto risorsa importante al servizio ed arbìtrio dell'uomo. L'ecologia profonda fa suo, il punto di vista Eco-centrico, per cui l'uomo non è il padre/padrone della natura ma è un organismo vivente inestricabilmente intrecciato agli infiniti organismi viventi a lui intorno, con il ruolo speciale di esserne custode. Naess vedeva nelle culture indigene animiste o in alcune civiltà antiche ancora la presenza di questo eco-centrismo, prima che il razionalismo occidentale prendesse piede con la forza. A tale punto di vista, in modo nuovo, bisogna tornare. Era chiaro a Naess che effettuare un passaggio del genere non è cosa semplice e veloce, ritenendo che l'ecologia profonda potesse realizzarsi nella maggioranza degli umani solo a partire dal XXII° secolo. [...]"