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Questo romanzo di Grazia Deledda fu pubblicato inizialmente in tedesco e francese nel 1907 e in italiano uscì a puntate tra gennaio e febbraio del 1908 sulla Nuova Antologia. L'ambientazione è ancora una volta un piccolo paese sardo all'inizio del Novecento nel quale si respira la decadenza economica e culturale della nobiltà del posto. La situazione finanziaria della famiglia Decherchi è ingestibile e complicata dalla presenza di ziu Zua, un lontano parente vecchio e malato che passa le sue giornate a lamentarsi di tutti i membri del nucleo familiare, compresa la giovane Annesa che si prende…mehr

Produktbeschreibung
Questo romanzo di Grazia Deledda fu pubblicato inizialmente in tedesco e francese nel 1907 e in italiano uscì a puntate tra gennaio e febbraio del 1908 sulla Nuova Antologia. L'ambientazione è ancora una volta un piccolo paese sardo all'inizio del Novecento nel quale si respira la decadenza economica e culturale della nobiltà del posto. La situazione finanziaria della famiglia Decherchi è ingestibile e complicata dalla presenza di ziu Zua, un lontano parente vecchio e malato che passa le sue giornate a lamentarsi di tutti i membri del nucleo familiare, compresa la giovane Annesa che si prende cura di lui. La situazione diventa sempre più insostenibile e i protagonisti progressivamente iniziano a sperare nella morte del vecchio. L'edera del titolo qui rappresenta la solitudine, in un contesto drammatico e di crescente tensione che appassionerà il lettore fino all'ultima pagina. Tradotto in numerose lingue, nel 1950 ne fu tratto un film diretto da Augusto Genina. All'interno - come in tutti i volumi Fermento - gli "Indicatori" per consentire al lettore un agevole viaggio dentro il libro.
Autorenporträt
Deledda was born in Nuoro, Sardinia, into a middle-class family, to Giovanni Antonio Deledda and Francesca Cambosu, as the fourth of seven siblings. She attended elementary school (the minimum required at the time) and was then educated by a private tutor (a guest of one of her relatives) and moved on to study literature on her own. It was during this time that she started displaying an interest in writing short novels, mostly inspired by the life of Sardinian peasants and their struggles. Her teacher encouraged her to submit her writing to a newspaper and, at age 13, her first story was published in a local journal. Some of Deledda's early works were published in the fashion magazine L'ultima moda between 1888 and 1889. In 1890 Trevisani published Nell'azzurro (Into the Blue), her first collection of short stories. Deledda's main focus was the representation of poverty and the struggles associated with it through a combination of imaginary and autobiographical elements. Her family wasn't particularly supportive of her desire to write.