Questo studio fotografa il presente dell’editoria italiana, mettendolo a fuoco da un punto di vista particolare: quello dell’editore indipendente. Lo scopo è quello di fare il punto non solo sulle difficoltà e sui rischi del sistema editoriale odierno, ma anche sulle opportunità offerte dall’editoria indipendente e di nicchia, una risorsa vitale per consentire la sopravvivenza di manifestazioni culturali spregiudicate e di progetti nuovi nel settore del libro.
Questa ricerca indaga dall’interno sull’universo silenzioso, ma estremamente vivace, degli editori indipendenti di progetto, cioè quei soggetti del mondo del libro che hanno fatto dell’indipendenza e della ricerca le loro scelte professionali e di vita. Questa figura professionale si distingue sia dai grandi gruppi, grazie alla sua scelta di rimanere indipendente, sia da molti piccoli editori incompetenti, poiché il suo obiettivo esistenziale è quello di promuovere la ricerca e di contribuire allo sviluppo e alla crescita della cultura.
Nella prima parte del libro è stata ricostruita la storia dell’editoria moderna italiana, mentre la seconda parte è tesa a evidenziare, grazie a un approfondimento qualitativo, esperienze concrete, difficoltà e sfide degli editori indipendenti, protagonisti che faticano a rendersi visibili e spesso persino a sopravvivere, ma che sono anche capaci di fare ricerca e innovazione.
Questo libro vorrebbe essere uno spunto efficace per iniziare a riflettere sul futuro dell’editoria italiana e, di conseguenza, sul futuro della cultura dell’intero paese.
Questa ricerca indaga dall’interno sull’universo silenzioso, ma estremamente vivace, degli editori indipendenti di progetto, cioè quei soggetti del mondo del libro che hanno fatto dell’indipendenza e della ricerca le loro scelte professionali e di vita. Questa figura professionale si distingue sia dai grandi gruppi, grazie alla sua scelta di rimanere indipendente, sia da molti piccoli editori incompetenti, poiché il suo obiettivo esistenziale è quello di promuovere la ricerca e di contribuire allo sviluppo e alla crescita della cultura.
Nella prima parte del libro è stata ricostruita la storia dell’editoria moderna italiana, mentre la seconda parte è tesa a evidenziare, grazie a un approfondimento qualitativo, esperienze concrete, difficoltà e sfide degli editori indipendenti, protagonisti che faticano a rendersi visibili e spesso persino a sopravvivere, ma che sono anche capaci di fare ricerca e innovazione.
Questo libro vorrebbe essere uno spunto efficace per iniziare a riflettere sul futuro dell’editoria italiana e, di conseguenza, sul futuro della cultura dell’intero paese.